Dopo un mesetto di problemi di salute e una decina di giorni di ricovero di uno dei due giovani virgulti in ospedale pediatrico, adesso siamo a casa e la salute va decisamente meglio. Per alcune cose ci vorrà del tempo, ma in questo momento mi sentirei di affrontare se non tutte le dodici fatiche di Ercole, quanto meno le prime quattro.
E poi in questi giorni ho riflettuto su vari momenti della mia vita (tralasciando alcune cosucce).
– Ho studiato contro tutti i pronostici, i problemi familiari e diverse gentili allusioni al fatto che forse non ero adatta;
– Mi sono laureata e ho fatto per anni un lavoro bellissimo e impegnativo.
– Ho amato senza riserve quando forse qualche riserva non sarebbe stata di troppo, ma va benissimo così, ho alcuni ricordi durissimi e molti ricordi splendidi;
– Ho cambiato lavoro quando ho capito che quello di prima mi stava portando via troppa della mia vita. E con tutti che mi dicevano, ma sei proprio sicura? Perché lasciare un lavoro prestigioso (anche se non remunerativo e diventato ormai pesantissimo) per una professione meno “socialmente considerata” (anche se frutto di passione decennale) sembrava essere considerato disdicevole, troppo arrischiato e persino un po’ sfacciato;
– Ho adottato due ragazzini piuttosto grandicelli;
– Ho una famiglia che adoro e che mi sono conquistata conquistando prima me stessa;
– Faccio almeno tre lavori e ho grandi progetti per il quarto 🙂
Di che cosa dovrei avere paura? 🙂
Diciamo che, ecco, sì, ho una discreta resistenza alla fatica e sono aiutata da un buon ottimismo di fondo, anche se a volte si nasconde dietro qualche cespuglio spinoso. Non lo dico, ovviamente, per lodarmi e imbrodarmi, ma perché si ha bisogno ogni tanto di un veloce ripasso delle cose buone che si sono fatte, così, tanto per non sentirsi sempre un po’ l’ultima arrivata, quella che deve scusarsi sempre per qualcosa…
(immagine presa dal web qui: dreams)
direi che sei da ammirare sotto tutti i punti di vista
!!
E’ bello sentirsi sostenuti 🙂
Grazie.
Alexandra
Eccomi.
Che dire?
Sembri una forza della natura. E non è poco.
Il tuo non è un auto-incensamento ma una presa d’atto.
Un’ottima presa d’atto.
Grazie, di cuore 🙂
Complimenti… perché quando ci vogliono, ci vogliono… ed è giusto anche che te li fai tu 🙂 te li meriti tutti ed è un modo di volersi bene.
🙂
è giusto dirlo, soprattutto quando la felicità la si è conquistata sul campo.
un sorriso
ml
Sì, credo sia giusto, anche perché serve a se stessi e spero anche ad altri a pensare “ce la posso fare, ho le risorse per…”
Ricambio il sorriso, grazie
Alexandra
Partiamo dalle scelte. Si fanno e vanno gestite. Il lavoro prestigioso ma scarsamente remunerato? Se hai cambiato, significa che hai fatto una scelta di vita, come l’adozione di due ragazzini, Ti sei creata una famiglia? Anche questa è una scelta ragionata, mentre l’amore senza riserve forse lo è meno.
Tutto questo non ti pesa? Vuol dire che le scelte erano quelle giuste.
Ma sei positiva e in particolare dal passato trai solo ricordi ed esperienza, perché guardi sempre davanti a te.
Anche la famiglia e il cambiamento di lavoro sono ragionati fino a un certo punto… ragione e sentimento, diciamo 🙂
Sì, ragionati fino a un certo punto. Si fanno scelte d’istinto, seguendo misteriosi canali. Nella mia vita ne ho fatte molte di scelte e non mi sono mai pentito.
Complimenti, ti vuoi bene.
Buon weekend 😉
Si impara, col tempo e con fatica ma sì, sono contenta di quella che sono oggi. E questo mi serve a “esserci” di più anche per gli altri, che è una cosa che aumenta la mia contentezza 🙂 Buon weekend anche a te!