La tua notte tra le dita

Foto presa dal web

Sento la tua notte tra le dita, come morbido velluto scuro.
Vorrei esporre la mia bocca alla rugiada del tuo sguardo,
arresa a un abbandono illimitato,
le tue mani sulle mie labbra, il silenzio,
la gola scoperta, l’attesa, il palpito,
l’assaggio, i passi, il rosso dell’invito, l’acqua sulla schiena,
la terra e il fuoco tra le braccia,
l’ombra della tua quercia che m’accarezza il cuore,
il tuo giardino sul lago riflesso nei miei occhi
e quelle tenere spine sul tuo petto, di cui hai riso tanto
da farmene irragionevolmente innamorare;
le tracce nella neve, le corse sullo snowboard,
la vita a sorsate e morsi, il frutto, polpa e bucce,
i giochi a stupire, le storie per bambini e il sole nella voce,
tutto si riversa in quell’attimo bruciante,
oro fuso, la memoria smeraldo del mio sonno
sull’incavo della tua spalla, e poi il risveglio
e dopo tu, tu sorridi,
e io vivo e muoio nella luce di un respiro.

18 Pensieri su &Idquo;La tua notte tra le dita

    • Per me anche il giorno può portare sogni, nostalgie, immagini, desideri… ma la notte, da questo punto di vista, ha qualcosa in più. Forse semplicemente il silenzio, che può essere estremamente denso. E anche il buio può esserlo, perché non è assenza di luce, ma attesa della luce.
      Grazie!
      Alexandra

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