Ascolta la mia pelle, amore, il petalo leggero
che si posa sulle mie labbra, qualche volta,
il cristallo di neve a cui rabbrividisco appena.
Il mio corpo ti respira, nell’onda calda
che con spietata, struggente lentezza
dà forma al mio desiderio, e tremo
al pensiero dei solchi brucianti che sfiorandomi
lascerai con le tue dita e gli occhi
che entrano dentro i miei segreti
offerti e nudi, caduta ogni mia difesa
sì che canta di te ogni goccia del mio sangue
e mormora un suono di ventre, cuore e labbra
che si raccoglie in sé prima di schiudersi
all’universo in quella felicità dolente
che per un attimo conosci, e subito scompare.
Suona per me, graffiami il silenzio addosso, regalami
una delle tue improvvisazioni, un assolo
di fiati, ch’io sia l’unico spartito alle tue note,
cantami di ciò che è quiete e di quello
che è uragano e lacera la fragile
stoffa usata per nascondere l’osceno.
Niente più vestiti, maschere o vergogne.
Dipingimi con colori d’acquerello
un cielo intenso e quella terra
che si lascia esplorare alla tua musica
e che ti viene incontro, riboccante
di ogni seme, fiore e frutto e di sottili
trame di brividi e voglie e sogni d’infinito.
Ti darò il sapore sfacciato e pieno
delle arance nascoste nel cioccolato amaro;
sarò come l’impasto soffice del pane sotto le tue mani;
scorrerò come metallo fuso, docile fiamma nelle vene:
temprami con ghiaccio e fuoco
forgiami con la tenerezza attenta dell’artista,
fammi conca, vaso, calice a contenerti tutto.
Non senti il mio respiro farsi più veloce
e il tuo canto sciogliermisi in gola?
Sarò per te l’istante prima del risveglio,
l’insenatura in cui riparare dal naufragio
lo sconosciuto rifugio che esplori
prima che l’illumini appieno il nuovo giorno
il segreto che si svela alla tua sapienza antica,
le tue colonne d’ercole, l’ignoto passaggio
che s’apre a te come a nessun altro prima
l’invisibile filo che ti lega alla terra,
la cattiveria feroce con cui t’amo, e passo
senza guardare altri fiori e stelle, altri ricordi.
Sarò un cielo multiforme, nuvole aggrovigliate
Intente a cogliere il passo del vento,
un cielo di ardesia e lapislazzuli,
sarò l’inchiostro per scrivere l’incontro
e saprò raccontare la tua poesia e l’incanto:
mi basterà perdermi tra i tuoi fiumi di parole
e gli intervalli di silenzio luminoso e assorto
ritrovarmi in quel sorriso incerto e denso
che sembra ritrarsi ma gioca coi tuoi occhi,
così triste e allegro che l’anima si spezza,
per ricomporsi in quella malinconia
ch’è pure gusto della vita e che conosco bene.
E vorrei riaprendo gli occhi trovare
che sei dentro me, o accanto, o là nei pressi.
Mai più così lontano, che non mi basta il cuore
e vorrei che tu mi sorseggiassi piano,
soffermandoti un poco a guardarmi mentre dormo
e al risveglio, poco prima del caffè, dirti soltanto
“eccomi”
lasciando al mare tutto il resto.
Vibrante e struggente ❤
Bacio
Sid
Ti ringrazio perché è esattamente quello che cercavo di esprimere 🙂
Quanta passione, mi è venuto un po’ caldo!!
Ancora più che in altre occasioni ho avuto molta resistenza a postarla, pensavo quasi di aggiungere una specie di nota chiedendo se vi sembrava troppo “forte” che semmai l’avrei tolta. Però.. mi sono detta che questo è il luogo che fin dall’inizio ho usato per “lasciarmi andare” a quelle emozioni che è difficile esprimere altrove, e insomma… spero di non aver esagerato….,
Ma scherzi??? Lo sai cosa dicono i Talking Heads??
“Home is where I want to be” this your home, dear! 🙂
Sì lo so ma tengo molto ai miei affezionati lettori 😀
esagera pure, cara 😉
🙂
😁
😇😈😄
Se il corpo parla in poesia e parla di desiderio, bisogna lasciar che respiri traspiri comunichi e viva i suoi impatti, li condivida…sia tu angioletto o demonietto (vedi faccine)…il tuo corpo, comunque, vola e cade con gioia…grazie di volercelo dire…
Grazie a voi di “ascoltare” 🙂
È bellissima ed intensa, solo che io all’inizio ho letto pelati anziché petali ed ecco, sì, ho cominciato a ridere e dovrò rileggerla quando tornerò seria…. 😄😊
🙂
Questa è davvero un piccolo capolavoro. Sei grande davvero. Complimenti. Un abbraccio. Isabella
😀😙
Grazie di cuore Isabella, sono sentimenti a cui tengo moltissimo e a volte il bisogno di esprimerli preme sul cuore fino a far male, se non scrivo 🙂
Ed è giusto allora metterli per iscritto. Succede anche a me non credere. Mi ritrovo anche di notte mentre sonnecchio, a ripetere qualcosa che poi per forza debbo fermare su di un foglio, prima che volatilizzi..Cos’ mi alzo e per un pò faccio la sonnambula. Dolce sera cara.
Oh, sì, la notte è anche per me un momento denso di pensieri e immagini. splendida serata a te! 🙂
A proposito, ci tengo a dirti che le mie sono sciocchezze in confronto a ciò che tu scrivi. Un bacio.
Perché sciocchezze? Se hai quella “urgenza” di scrivere che dici e sono cose che senti, penso che siano importanti, per te e per chi ci si può riconoscere anche solo in parte.
Ricambio il bacio 🙂
Ok, forse hai ragione.
🙂
Passa una dolce serata e che la notte sia foriera di suggerimenti poetici
Altrettanto 🙂
Scusa il ”davvero”ripetitivo ma l’impeto mi ha tradito, troppo bella.
🙂
È stupenda e non è per niente esagerato quando si esprime l’amore in questo modo. È avvolgente. Complimenti e scrivi queste belle cose quando vuoi 🙂 🙂
Sono felice che pensi questo, grazie
Tu scrivi veramente bene e susciti belle emozioni. Felice io di leggerti 😊
😙☺
Un prima del caffe` …. bollente…. 🙂
Sìm un… caffè molto caldo 😀
Stupenda!
Grazie cara ❤
Bello, bello, bello!
🙂
🙂 🙂
La forza e l’intensita’ di un amplesso carnale e spirituale. Semplicemente stupendo!
Grazie ❤