Questo è il terzo e ultimo episodio della “trilogia” di Aladdin.
Aladdin e Jasmine stanno finalmente per sposarsi, ma i Quaranta Ladroni irrompono prima delle celebrazioni, portando via regali di nozze e gioielli. Non riescono però a impadronirsi di ciò che più di tutto cercavano, l’Oracolo, l’unico oggetto in grado di indicare dove si trova la Mano di Mida che trasforma tutto in oro. Interrogandolo, Aladdin viene a sapere che suo padre, creduto morto da tempo, è in realtà proprio il Re dei Ladri, il capo dei Quaranta Ladroni, e parte quindi alla sua ricerca. Nel frattempo uno dei Ladroni trama nell’ombra…
All’inizio ho pensato che il film era carino ma che la magia di Aladdin era irripetibile comunque. Non è del tutto così, però. Il Genio c’è, e si vede. La Disney aveva violato il contratto con cui si impegnava a non utilizzare la voce di Robin Williams per vendere prodotti ispirati ad Aladdin. Così lui, che evidentemente dai tempi di Mork & Mindy aveva imparato a dire qualche no, rifiutò in maniera così categorica di aver a che fare con loro, che per il primo sequel, Il ritorno di Jafar, la Disney fu costretta ad affidare la voce del Genio a Dan Castellaneta. Per il terzo episodio (essendo tra l’altro nel frattempo cambiata la gestione), pensarono bene di scusarsi, credo con la coda ben ben nascosta tra le zampe, e lo convinsero a tornare, per loro fortuna: The King of Thieves non avrebbe potuto bissare il successo di Aladdin ma comunque gli incassi furono molto superiori al precedente. Del resto Ron Clements e John Musker, registi di Aladdin, avevano fortissimamente voluto Robin nel ruolo, intuendo (con vista lunga), che lui “era” il Genio. Il personaggio era stato costruito intorno a lui, creato su misura (o su dismisura, per meglio dire) per lui e per nessun altro. Non è certo un caso che poi The Genie sia diventato uno dei soprannomi con cui Robin Williams è stato chiamato in vita e ricordato dopo, con evidenti riferimenti alla sua genialità, alla magia che diffondeva e alla sua profonda esigenza di libertà. Il suo talento è quello che – scriveva una recensione del New York Times dell’epoca – rende questo secondo sequel nettamente migliore del Ritorno di Jafar. Nonostante tutto. Perché purtroppo il cambio di regia un po’ si vede. La trama è deboluccia, la colonna musicale è carina ma nulla di eccezionale e non c’è neanche il picco della acclamatissima A Friend Like Me (da brividi, ascoltatela, dico seriamente…). E’ comunque una bella avventura e certo vale la pena di veder sfilare davanti ai vostri occhi (ma soprattutto sentir sfilare nelle vostre orecchie) Sylvester Stallone, Walter Cronkite, Woody Allen, Perry Mason, Elvis Presley, Mrs. Doubtfire… è tutto un gioco di voci e citazioni più o meno nascoste e piccole perle buttate lì senza neanche darci troppa importanza. Ma dietro ci si sente il divertimento, e quando il Genio si diverte…
“Everything about this sequel is far better than The Return of Jafar. Williams’ irresistible throwaway lines and barrage of pop-culture characters are the point, of course. The Genie welcomes visitors to the wedding with a quick, glitzy mock-television show, Life Styles of the Rich and Magical.“
Caryn James, `Aladdin 3′: Dream Of Genie, The New York Times 13 agosto 1996
No aspetta, c`e` una trilogia? Mi sono perso qualcosa. Io ero rimasto a un film Aladdin e poi la serie tv
Come Gintoki io ricordo la serie televisiva ma inoltre ricordavo la pubblicità su Topolino della videocassetta del ritorno di jafar. Lievemente fuori topic, mi pare che anche per la sirenetta e forse la bella e la bestia, ci furono sequel home video.
Si forse hai ragione, ricordo dei sequel dei film disney anzi probabilmente era proprio una abitudine perche` mi sembra pure il Re Leon ne avesse uno (a parte poi la serie su Timoon e Pumba), ignoravo pero` ci fosse addirittura la trilogia aladdin pero`
C’è il sequelz del re leono.
Avevano il vizio del sequel in videocassetta e della seria televisiva.
Ma se ricordi, pensa a tutte le storie su pinocchio e sui sette nani su Topolino. Alcune quasi spaventose!
Ne ricordo una coi sette nani che dovevano viaggiare per non mi ricordo cosa (sicuro per salvare biancaneve in ogni caso), solo che a uno a uno finivano preda di incatesimi terribili, chi trasformato in pietra, chi in fiore, chi addormentato…cioe` roba gothic horror proprio
Esatto! Alla fine prender le lacrime della sirena o fata giusta, con le bocce di fuori.
Molto bella, quella storia, quello senza occhi, quello trasformato in spaventapasseri…
Mi fate quasi paura! Tutta questa erudizione anche in campo cartonanimatistico! Io non ricordo niente di tutto ciò! nani senza occhi e trasformati in pietre e spaventapasseri… un’infanzia traumatizzata però! 😀
Una favola stupenda!
Ma quale dici?
Quella che citavamo con Gintoki!
ma non riesco a capire e volevo vedere se magari la trovavo, voi due siete una miniera di informazioni, magari scopro un capolavoro segreto
È da oggi che sto cercando di farmi venire in mente il titolo. Appena lo trovo te lo dico!
Aspetto con ansia allora!
Eheheh!
Ma poi era una storia del 1964, dove l’hai trovata?! Sei un collezionista?
Nella mia famiglia si legge Topolino da tanto tempo. Ma anche Gintoki la conosceva, forse il collezionista è lui!
Poi comunque ho visto che è stata inserita in varie raccolte, dal 1987, l’ultima addirittura è del 2014! Se ne trovo una…
2014? Credo la mia versione sia antecedente all’87…
sì, l’originale era del 1959 ho visto, poi è stata inserita in alcuni albi più recenti e poi in alcune raccolte tipo grandi storie, grandi classici, grandi autori… 🙂
La mia versione risale al periodo che va dai sessanta ai settanta mi sa.
I sette nani e la fata incatenata!
https://coa.inducks.org/story.php?c=I+AT+++36-A&redirected=1
Mi sono persa… credevo fosse un film della Disney con una storia strana in cui Topolino c’entrava con Biancaneve e i sette nani… tipo home video… invece era un fumetto… sto lavorando troppo! 😀
Eheheh!
Sì, mi sembra che ci sia il re leone 2 e poi il 3 che forse è la storia raccontata dal punto di vista di Timon e Pumbaa giusto? Questi anche li ho visti 🙂
Io non li ho visti… sono un teoreta!
Ammetto che sulla serie tv di Aladdin ero impreparata. Sono andata poi a verificare e la voce del Genio anche lì era di Dan Castellaneta. Non sapevo neanche che ci fosse, non l’ho mai vista. La mia ignoranza si estende anche ai sequel home video della Sirenetta e de La Bella e la Bestia, ho visto entrambi i cartoni (anche diverse volte) coi figli ma solo gli “originali”.
Capisco. Io la bella e la bestia lo vedetti al cimena quando uscitte.
Sì, dopo il primo “Aladdin”, è stato fatto un sequel intitolato Aladdin 2 – The Return of Jafar (Il ritorno di Jafar), ma senza Robin Williams. Il terzo è questo Re del Ladri che in effetti credo sia poco noto qui ma in America ha avuto un discreto successo, diciamo ben più del secondo, ecco. Appunto grazie alla presenza del (vero) Genio 😀
Hai proprio ragione Robin Williams era un genio. Il mio attore preferito, senz’altro.
Che bello per me sentire questo! 🙂
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