Uno dei momenti clou, croce e delizia di ogni viaggio, non parliamo poi di quando si va dall’altra parte del mondo. San Francisco, per essere in California, è freddina, ma rispetto al clima nostrano di questi giorni potrebbe fare parecchio più caldo. Ho guardato il meteo per i prossimi giorni, pare che ci saranno abbondanti piogge sparse, nel senso che pioverà quasi tutti i giorni, ma però poco. 😀
L’altro problema è la conversione dei gradi Fahrenheit nell’unità di misura utilizzata dal resto dei comuni mortali.
Questa la procedura di conversione:
Per convertire i gradi Fahrenheit in gradi centigradi occorre fare i seguenti passaggi:
sottrarre 32 dalla temperatura;
dividere il numero ottenuto per 9;
moltiplicare per 5.
Esempio: 95 gradi Fahrenheit quanti gradi Celsius sono? Inizia sottraendo 32: 95 – 32 = 63. Poi dividi per 9: 63 : 9 = 7. Infine moltiplica per 5: 7 x 5 = 35°C… piuttosto caldo, vero?
Invece per convertire i gradi centigradi in Fahrenheit occorre:
moltiplicare per 9;
dividere per 5;
aggiungere 32.
Esempio: 20°C corrispondono a: 20 x 9 = 180; 180 : 5 = 36
Dopo la prima riga già mi si incrociavano gli occhi ma alla fine sono arrivata alla provvisoria conclusione che dovrebbero esserci intorno ai 19-20 gradi, che non è affatto male, ma per i bagagli è un dramma, la più classica delle situazioni da “abbigliamento a cipolla“, bisognerà portare qualcosa di leggero per camminare ma anche qualcosa di più pesantino per la sera e per quando si sta fermi nella pioggia (o nella nebbia, che spero ci sia, resterei molto delusa se non ci accogliesse all’arrivo); occorrerà l’ombrello; ci sarà bisogno di maniche lunghe e corte, una giacca forse sì o forse no, insomma, stiamo sei giorni, non è che vorrei portarmi dietro la casa! Ho tirato fuori tutti i vestiti e adesso sono sul letto così con la scusa faccio anche il cambio degli armadi che magari è un po’ tardi ma qui l’autunno non si decideva mai ad arrivare.
A proposito, quando non pioverà dovrebbe spuntare il sole, forse un po’ di vento, ma mi sono rifiutata per il momento di fare anche la conversione della miglia orarie… 😦
(edit: no, non è vero, sono andata a cercarmi la scala dei venti e ora so che saremo tra la brezza tesa e il vento moderato. Insomma, si muovono i rametti, gli alberi no).
Umidità sempre intorno all’80% (ok, ci sta, c’è l’oceano).
Aaaarghhhh!!!!
(no, non ho visto Jack O’ Lantern, è che mi godo fino in fondo anche l’aspetto horror della preparazione dei bagagli sotto Halloween).
Coraggio!! Ci sei quasi 😘
Da una parte vorrei essere già atterrata, aver superato i controlli ed essere arrivata in albergo… dall’altra mi godo anche l’emozione dell’attesa… l’ansia un po’ meno però un po’ anche quella, purché non si esageri 😀
Sarà bellissimo!
Lo so 🙂
mi viene da ricordare una scena comicissima di Totò e Peppino (e la Malafemmina) che arrivano per la prima volta a MIlano vestiti come in Lapponia…
Me la ricordo! Noio vulevam savuar… 😀
esatto, brava. E’ il rischio e la difficoltà di andare per la prima volta in un posto. Ho visitato tante città europee (moltissime italiane) e sempre una grande emozione da un mese prima a un mese dopo. Buon viaggio amica mia, goditi il tuo spicchi di America!
Sì, anch’io ho viaggiato abbastanza in italia e un po’ anche in Europa e sono d’accordo con te, sono sempre emozioni molto belle e molto forti, alcune anche a distanza di anni (ah…! il fiordo di Hardanger…) 🙂
“Ma io, tutta questa nebbia, non la vedo…”
“Ti ricordi cosa ha detto Mezzacapa? Quando la nebbia c’è, non si vede!”
Ce la puoi fare!
La volontà è tutto! 😀
Passi Halloween da quelle parti sarà di sicuro interessante. Vestirsi a cipolla è la strategia giusta.
In effetti mi incuriosisce molto Halloween.
La cipolla sì, è perfetta ma non per il peso della valigia 😦
Ti invidio tantissimo : D
Capisco… vi farò la radiocronaca dettagliata (con foto reportage) m non so se questo ti faccia stare meglio. Spero che avrai l’occasione di andarci io non sono ancora partita e già penso a quando potrò ritornarci 😀
Non mi faranno stare meglio ma assolutamente devi farla… : D Io andai negli STati Uniti (in Wisconsin) molti anni fa, al liceo, per uno scambio interculturale con una classe americana. Mi sembrava di vivere in un telefilm : D Sono molto curiosa a riguardo e attendo con piacere foto e resoconto ; )
Ancora poco e poi sarai lì, quindi resisti!!! :*
Già!!! Grazie e :* a te 😀
Mi hai ricordato che dobbiamo fare il cambio dell’armadio anche quest’anno!!! La conversione delle scale dei paesi anglofoni è al di sopra delle mie forze. Troppo complicato per i miei due neuroni. Suvvia il countdown sta per finire. Keep calm and go on preparing your luggage. Buona giornata. 🙂
“Calm” is a big word, but we try 😀
Grazie, buona giornata anche a te. 🙂
Se posso suggerirti una cosa, compra un quadernetto e appuntaci sopra tutte le cose che farai, vedrai, vivrai… Non dimenticare City Lights del grande Ferlinghetti, su Columbus Avenue, a North Beach. Potrai ripetere il viaggio quando vorrai, aiutandoti con Google Maps, non come ho fatto io, che ho dimenticato quasi tutto. Mi restano frammenti: https://raffrag.wordpress.com/2015/03/17/diario/.
Consiglio prezioso, lo seguirò sicuramente, anzi, preparo subito il quadernetto 🙂
lascia perdere le conversioni, che tanto in ogni caso ti dovrai attrezzare a “cipolla impermeabile” e lascerei perdere anche gli ombrelli che ingombrano e impicciano specie se c’è vento, meglio una buona giaccaavento con buona pace dell’estetica e sicuro sollievo di avere le mani libere per fare altro più necessario 🙂
ml
(buon viaggio :))
Hai assolutamente ragione, mani libere e niente ombrello
(grazie) 😀
posso darti un suggerimento, retaggio del passato remoto, per convertire i farenheit in coelsius? La formala è più semplice.
Prendi i gradi F° togli 32 e dividi per 1,8
Prendendo il tuo esempio (95-32)/1,8=35°
Ovviamente il percorso inverso è gradi F° moltiplicati per 1,8 e sommati a 32.
Tutto questo perché il punto zero di F° corrisponde a 32° e il punto 100 F° corrisponde a 212° ovvero 180 contro 100.
Ma si sa che il bello è perché vario.
Non ti invidio per la preparazione della valigia.
Gtazie, comunque direi che più o meno adesso ci sono con le temperature. La valigia è un caos ma anche quello è il bello (in un certo senso) 😀
per voi donne, sì. Io sono minimale 😀
Per le temperature ci siamo
Finora mi pare più croce che delizia 😉 In ogni caso, per superare lo stress del “dimenticherò/mi mancherà qualcosa” il mio mantra da qualche anno è: non sono in un deserto, quindi al massimo sarà l’occasione per fare shopping! Buon viaggio 😊
Sì, l’importante è non dimenticare niente di essenziale. Ma a parte questo è proprio la preparazione in sé che è un po’ stressante. Però al tempo stesso è anche l’anticipazione del viaggio e in questo senso mi piace 🙂