
topolod3xter (Sid il bradipo). Io sono una scarpa in quasi tutto quello che è manuale, benché conservi qualche carta da découpage e altri materiali con la vaga idea di riprendere un giorno a fare qualche lavoretto (l’unica cosa che mi aveva dato una certa qualche soddisfazione, in piena Era Glaciale, erano i pipistrelli e le decorazioni di Halloween. I miei materiali sono in triste attesa di tempi migliori, ma non si sa mai). Sid, invece, è bravissima e per essere un bradipo direi che si dà moltissimo da fare. Mi piacciono molto i suoi Colours & Palettes, in cui si può sbirciare tra le infinite sfumature, possibilità e applicazioni possibili di ciascuno di quei colori che tendiamo a sottovalutare. L’arancio è arancio, no? E basta. Invece no… Le lampade sono tutte belle, guardate per esempio questa shabby-chic, ma poi date un’occhiata a tutte che ce ne sono per varie esigenze. Poi ci sono i tutorial e i gatti naturalmente (compreso quello che dà il nome al blog). Mi fa particolare piacere parlare di Sid anche perché è una lettrice attenta, acuta e piena di garbo.
Gialloesse è un blog che “parla” esclusivamente attraverso le immagini. Non so perché ma io ho una certa predilezione per il mosso e lo sfocato, due categorie che qui trovate, tra molte altre e che in mani capaci danno effetti di grande bellezza secondo me, per cui ho scelto tra le altre Volo d’estate e La pioggia sul parabrezza. Come qualcuno sa ho anche un debole per luci e ombre, ed è forse questa la ragione della terza selezione che ho fatto d’istinto: Ombre in piazza Roma. Poi avete i notturni, la musica, le vibrazioni, il movimento e tante altre categorie… e l’imbarazzo della scelta.
Esorcista di farfalle: questo è un blog che trovo molto bello, non comune già dal nome, purtroppo non aggiornato da febbraio di quest’anno, è uno di quei casi in cui io spero sempre in un ritorno. Delicato e rabbioso, denso di sfumature, in ogni forma di amore, di desiderio e di sogno. Ha un modo di esprimere i sentimenti che personalmente mi entra sotto la pelle, sia che parli di un amore che sta (forse) nascendo, come in Siamo adesso, sia di un amore che diventa altro, con quel gusto amaro e dolce, di passato e di presente che hanno le cose che si trasformano, come in Lasciami andare; e sia che parli di un rapporto durissimo con un genitore che non è stato tale, con tutto ciò che questo comporta in termini di lacerazioni, desideri irrealizzabili, furori, rassegnazioni e tanto altro ancora, fino a quella che è forse, in questi casi, l’unica soluzione possibile, espressa nella chiusura di un post dolorosissimo, Una lacrima due vite: Una lacrima. Una vita consumata. Una vita rinata.
Ili6 (Marirò) è un’insegnante elementare, ama molto i libri e ne parla spesso. Mi sembra di aver capito che partecipi anche a dei gruppi di lettura (non virtuali, proprio gruppi che si incontrano fisicamente), con cui ci si scambiano opinioni e si instaurano discussioni anche molto accese su un libro o un autore. E’ un periodo che io non riesco a leggere neanche lontanamente quanto vorrei, ma amo tutti i luoghi in cui si parla di libri, letture, discussioni letterarie e simili. Dal suo blog ho scelto Alcesti sia perché anch’io amo molto la mitologia in genere, sia perché condivido un certo scetticismo sull’aura eroica del sacrificio di Alcesti. Avendo letto la tragedia (in forma credo un po’ ridotta) da ragazzina molto romantica, da una parte mi ero immedesimata (del resto entro certi limiti molto, molto più ristretti potrei farlo ancora); ma dall’altra ero profondamente delusa da quel marito vile che cercava disperatamente qualcuno che morisse al posto suo. Polvere di stelle mostra come sia tutto sommato più facile di quanto si pensi avvicinare i bambini alla lettura e ottenere la loro attenzione quando si sa parlare di emozioni che li coinvolgono e lo si fa nel modo giusto. Infine anche l’ultimo post in ordine di tempo, Di chiese, austriaci e muli mi è piaciuto perché con ironia e piacevolezza rivive un momento in cui l’amore per l’arte ha dovuto cedere di fronte a un istinto di conservazione, ma dopotutto il messaggio è che se si osa non si può sempre forse arrivare proprio fin dove si vorrebbe, ma sicuramente si avrà quantomeno una bella storia da raccontare.
Riprende anche la rubrica del sabato, buon viaggio tra i blog!