Ho percorso tutta Taylor Street, e non è una sciocchezzuola (ho scoperto dopo che ci sarei arrivata per almeno altre tre strade possibili, ma del resto non sarebbe cambiato granché): in alcuni punti s’inerpica a tal punto da sfidare le leggi della fisica (e la forza di gravità) ed è tutto un saliscendi comunque (e le finestre sghembe poi…). Tra l’altro in questo modo si passa davanti al parco di Ina Coolbrith è un tripudio di colori e panorami, benché non molto grande. Lei era una poetessa, scrittrice, gestiva un salotto letterario e punto di riferimento della San Francisco letteraria. Eì stata la prima Poet Laureate degli Stati Uniti.
Poi mi è caduto l’occhio su questa strada…
Quando alla fine dopo aver messo a dura prova polpacci e ginocchia su queste pendenze si arriva a Fisherman’s Wharf… beh… sarà pure una trappola per turisti, ma lo è con ragione. E dopo la fatica sembra ancora più bello, la miglior ricompensa che si possa immaginare. Tardo pomeriggio-prima serata tra cielo e mare, potevo forse chiedere di più?
Amerei questi luoghi anche se non ti appartenessero, benché forse non così perdutamente. Ancora una volta, mi sento come una bambina che sgrana gli occhi di fronte a ogni cosa, quasi vedessi il mondo per la prima volta. Curiosa di ogni strada, di ogni curva, di ogni casa, dei piatti, degli odori… adoro questo posto. Ti penso spesso, è naturale, anzi, non quanto mi sarei aspettata. A volte la meraviglia prevale su tutto. Ma nella meraviglia ci sei. Mi sembra di non essere mai stata tanto felice come ora, qui. Se lo avessi saputo prima… ma non è un pensiero che mi rattrista. Ognuno di noi ha i suoi se, le strade si incontrano e si disperdono, non è vero che siano ferme, tu pensi di percorrerle ma sono loro a percorrerti e portarti via con sé. Tante cose sarebbero potute andare diversamente, la cosa bella è potersi tenere stretti tutti i se che riusciamo a immaginare, non per togliere nulla alla vita che abbiamo, ma per arricchirla, magari con il sogno di un viaggio dell’anima che poi diventa desiderio e che poi si può realizzare e diventa anche quello vita.
Dal tuo post vedo che anche tu hai fatto un vero tour de force per le strade di Frisco. Ci sono stata a fine maggio ed il primo giorno passeggiando per le vie del quartiere cinese ci sembrava di volare dalla felicità di vedere tutte quelle strade sinuose che s’inerpicavano su per le colline e poi improvvisamente giù come delle vere e proprie montagne russe. Fisherman Wharf io praticamente ci ho trascorso tutte le tre notti del mio soggiorno in quanto alloggiavo all’Argonaut Hotel. Molto bello davvero. Se vuoi vivere anche la mia esperienza ti lascio il link del primo giorno poi decidi tu se andare avanti con gli altri post.
Ciaooo
https://viaggiandoconbea.com/2016/06/23/san-francisco-su-e-giu-per-le-colline/comment-page-1/
Io non ci sto! Dovrebbe essere vietato per legge di nominare il Fishermans’ senza fare riferimento al panino con il granchio….ahahaha
Eh, l’ho assaggiato la seconda volta che ci sono stata, questa era la prima… comunque in effetti merita 🙂
😆😆
bene, bene, dovrò tenere tutto a mente quando il mio sogno….
Ti auguro che si avveri presto, ne vale la pena 🙂
In quella zona ho mangiato una zuppa di granchi stupenda!
Sì, è notevole 😀
Per chi è allenata come te, sarà stata un sciocchezza salire e scendere 😀
Però se il premio è lo spettacolo delle tue immagini, beh! ne valeva la pena.
Oh, valeva eccome 🙂
era chiarissimo dalle tue parole, rafforzate dalle immagini