La vita, la morte, le risate, la malattia, la paura e la rabbia. E su tutto, la leggerezza, sempre. E io continuo a chiedermi come ci riesci, che a quel punto forse già sapevi, o comunque intuivi, ed era tua la rabbia, la paura, e tua la leggerezza di tutto, la leggerezza della rabbia, della paura, della vita e della morte. E sei sempre l’unico che riesca a farmi piangere e ridere nello stesso momento. If I was going through fucking hell… con quel che segue.
Meraviglioso avere accanto persone che sanno leggere la vita con leggerezza e dispensarla a chi, è loro vicino…….è un dono prezioso!
Dicevo tanto tempo fa che io non amo per niente i guru, gli uomini della provvidenza ecc., ma ci vuole comunque un maestro, un capitano, qualcuno che ti aiuti a mantenere la rotta (la tua personale rotta). Io sono sicura di avere scelto il mio molto bene 🙂
Ne sono proprio contenta!
:* 🙂
certo è bello sapere che si può contare su qualcuno, che ti dà sostegno nei momenti più bui
Sì, anche quando questo qualcuno è di fatto una parte di te, è comunque bello avere un dialogo interno, una voce interiore positiva, un viso con le sembianze di qualcuno molto amato, che scegli come personificazione della tua parte che sostiene, incoraggia e conforta
che sia un esterno o una parte di noi, è sempre bello avere un supporto e un contraddittorio.
Sì, sono d’accordo.
un sorriso
Ricambio 🙂
Adesso, se va bene, t’incontrerò
talvolta nell’utopia notturna, di cui
si ciarla tanto per cabale ed analisi
freudiane. Se ci vedremo, dunque,
sarà per fantasie mentali sillabate
dall’inconscio, ma senza l’evidenza
della frequenza quotidiana. Non so
però di te se mai mi rivedrai, non so
neanche se ti saranno ancora familiari
le mie sembianze scolpite dall’assenza.
Qui prigioniero mi dibatto dell’inganno,
e tu chissà se innamorata ancora voli
per l’uccelliera del tempo e dello spazio.
(Incontri, da https://raffrag.wordpress.com/2013/04/15/incontri/)
Grazie di avermi segnalato questa tua poesia, molto bella, è strano come talvolta il confine tra vita e morte sembri quasi impalpabile, anzi, paradossalmente la morte sembri avvicinare persone che erano lontane, forse anche proprio perché l’assenza ci cambia, dentro e fuori.
Ci vuole sempre un pizzico di leggerezza e la capacità di trovare qualosa per cui ridere anche nelle situazione più brutte. Che altrimenti andare è davvero troppo pesante. Ciao! 🙂
Ciao e benvenuta. E’ verissimo, ma a volte serve qualcuno che sappia alleggerire anche per gli altri, che ci aiuti a ritrovare quella leggerezza che a volte perdiamo per strada.