Bene, Nosferatu l’ho finito. Per l’epoca doveva essere davvero spaventoso. Personalmente detesto lo splatter (e in questo mio excursus storico del cinema non mi chiedete di cimentarmi con Argento e compagnia sanguinante, perché non lo farò), mentre qui ho apprezzato il fatto che si lasciasse molto spazio all’immaginazione. Credo che fosse proprio una caratteristica di quei tempi, non si vedevano scene esplicite di omicidi così come non si vedevano quelle erotiche. Per dire, Nosferatu passa per avere un “contenuto erotico”, che sicuramente si intuisce ma non si vede granché. Il film non ebbe un grandissimo successo di pubblico e subì anche delle vicende giudiziarie che rischiarono di farlo sparire per sempre, non per le presunte scene “scabrose” ma per le beghe con Bram Stoker, al cui Dracula la storia è ispirata e con cui non ci si riuscì ad accordare per i diritti. Un tribunale ordinò di distruggere tutte le copie ma una si salvò per miracolo.
Pare fosse inusuale, per quegli anni, la scelta di girare effettivamente il film nei luoghi in cui è ambientato, nell’Europa dell’est, con poche ricostruzioni in studio. È sicuramente una scelta che paga, il realismo del paesaggio “vero”, unito a una visione più espressionistica, particolarmente (ma non solo) negli interni del castello, aumentano il senso di inquietudine, così come i giochi delle ombre.
Quello che non mi è piaciuto molto è la recitazione: benché una certa teatralità fosse comune nel primo cinema, qui secondo me si esagera, le espressioni finiscono per cadere nel ridicolo, almeno a tratti. In molti momenti, inoltre, l’ho trovato un po’ lungo e pesante. Ci sono poi un paio di messaggi abbozzati ma non sviluppati, quello della punizione di chi si fa beffe di ciò che è “immateriale” (il protagonista Hutter che ride del libro misterioso che narra di Nosferatu, e dà l’avvio alla immane serie di tragedie) e quello della vittima sacrificale (su cui la folla inferocita scarica la colpa dell’epidemia che ha colpito il paese). Mi sembrano un po’ cose piazzate lì così senza sapere bene cosa farne. Il concetto di fondo resta comunque, al di là dell’ombra di morte che aleggia un po’ su tutti noi, quello della sete di sangue; forse più efficace e di più immediata comprensione allora, quando la prima guerra mondiale era appena finita e tanti erano stati quelli che si erano sacrificati per fermare l’epidemia di morte. Lo stesso regista Murnau aveva partecipato alla guerra, nelle forze aeree tedesche. Non mi pare comunque che prenda una posizione netta e non lo definirei certo un film di denuncia.
Murnau si trasferì a Hollywood nel ’26 ed è noto anche per aver diretto in seguito film acclamati come Faust, The Last Laugh e Sunrise. Morì in un incidente d’auto nel ’31.
eh eh l’istrionismo degli attori del muto anche a me talvolta risulta indigesto…
in questo caso secondo me era voluto (ti riferisci al protagonista immagino?) però capisco che possa sembrare eccessivo… 😀
Ecco, no, a dire la verità mi riferivo soprattutto a Hutter e alla moglie. Certo, per il nostro gusto anche il vampiro è un po’ esagerato, ma lo capisco di più. Quei due invece… 😦
Potresti ora attaccarci L’ombra del vampiro, col finto dietro le quinte di Nosferatu. Non ricordo come fosse – a parte che non era un film muto, è circa del 2000 😛
In tema parodie, consiglio Nosferatu al giro d’Italia, un paio di minuti molto ispirati, a opera dei Broncoviz XD
Mmh, ora dovrebbe toccare a Dr. Mabuse di Fritz Lang ma poi penso che per un po’ mi asterrò dall’orrore, d’epoca e non. Credo che tornerò più volentieri a Lubitsch e Chaplin 🙂
breve ma chiara recensione, essenziale insomma.
e ci credo che non ti sia molto piaciuta la recitazione… sì, hanno del ridicolo in effetti..
Lontanissima dal nostro gusto sicuramente 🙂
sicuro sicuro!!!
Nel complesso, il film non è troppo lontano dal libro, pur cambiando tutti i nomi, il che è ammirevole ma avrà anche determinato la facilità con cui si è scoperto il plagio.
Non è chiarissimo cosa sia successo, dei contatti con l’autore a quanto ho capito c’erano stati, poi non si era trovato l’accordo e gli eredi hanno fatto causa, più che plagio, visto che è detto chiaramente all’inizio che il film si basa sul romanzo, c’è stata probabilmente una qualche scorrettezza ma difficile capire da parte di chi 🙂
Le curiosità del cinema… 🙂
Comunque è un capolavoro nel suo genere, mi pare sia espressionista. Pochi anni fa ne hanno fatto un film sul film.
Sì, è classificato come film espressionista. Come poi dicevo altrove, in realtà “prende”, e per tanti aspetti è notevole, ma preferisco altri film. La bravura di Douglas Fairbanks sr., per dire, mi commuove oltremisura 🙂 (e non parlo solo di recitazione, si scriveva anche le didascalie, spesso notevoli, e talvolta produceva e dirigeva). Sembrano film di “intrattenimento cappa e spada” i suoi, ma vanno ben oltre, in realtà
Si sì, c’è da tenere conto anche dell’epoca. Mannaggia alla mia memoria non ricordo il titolo del film che è sul film. Anche lì ci sono dei bravi attori.
Eccolo
https://it.wikipedia.org/wiki/L'ombra_del_vampiro?wprov=sfsi1
Grazie!