Il mio cuore è un segreto, chiuso in una conchiglia.
Di notte sento il mare
e mi passa tra le mani come una nostalgia
di chiare spume e creste d’onda, e di fondali oscuri.
Si spande sull’acqua la danza del mondo,
la carezza delle montagne è un dono del tempo
sigillo dell’ignoto sui miei giorni più felici.
È una stagione, questa, di passaggi stanchi tra le foglie,
alberi in viaggio e capricci di vento.
Un riverbero improvviso mi abbaglia
come un lampo d’allegria, poi
una lacrima
scende
lenta
acqua con acqua
sale con sale
tu
ed io
fango e terra, polvere e cenere
ciò che eravamo torneremo ad essere
ma la tua scia resta, nella tenerezza del vento;
cerco una breccia all’orizzonte, il solco azzurro
sotto il triangolo bianco della vela, il canto del viaggio
che illuda il nostro acquario con la felicità dell’oceano.
Allora ricompongo i miei uccelli interni, i miei spaesamenti
e ritrovo le nostre impronte mescolate sulla sabbia
tu
ed io
un disordine
fertile
una breccia
orme
che restano
nonostante il mare.
Bella…
Grazie 🌷🌸
Mi piace!
Bene!
🙂
molto bella.
Grazie di cuore Mariro
Che splendore!! 😊
Grazie 😊
❤️ Proprio bella
Grazie 😘❤
ma che bella…… ciao ale!
Grazie Ale 🙂
Bella 😊
Grazie 🙂
Eheheh… cuoricione 😛
Buon fine settimana!
Sid
😀
molto bella la tua poesia, misurata nelle parole che infondono un senso di pace venato da una sottile nostalgia. Veramente complimenti
Grazie di cuore, hai letto molto bene tra le righe
un abbraccio