Ti ho parlato degli anni d’acqua,
rassegnati a prendere la forma del bicchiere
o scivolati sulla pelle, senza lasciare traccia.
Ti ho parlato degli anni di sale,
rimasti in bianche distese inaridite al sole,
abbaglianti e amari, come la verità e la poesia,
Degli anni delle scarpe strette, anche,
quando il cammino era ferita dei piedi,
e le piaghe ricucivano gli orli del tempo.
E ancora, degli anni di terra,
trascorsi a mettere radici un po’ dove potevo
senza perdere la libertà dei semi di volare.
Degli anni di pietra, infine,
il duro lavoro di costruirmi casa, perché non fossero
troppo nudi i miei pensieri, troppo scoperte le spalle.
Ora ti parlo degli anni in cui vivo,
la mia carne a far da eco ai desideri, e tu, acqua e sale,
tu amore mio, ferita e terra, radice, e pietra, e casa.
❤
:-*
bellissima
Grazie!
Bellissima. Quella immagine della ferita e dell’acqua e del sale…”brucia”
Grazie…
mamma mia! ❤
Lo prendo come un complimento 😀 ❤ :-*
complimentissimo!!! 🌹
mi piace tantissimo.
mi piace lo stile che hai usato, il testo.
Suscita emozioni.
Grazie!
a te ! ti leggo sempre con piacere
Molto bella, buon pomeriggio 🙂
Grazie, altrettanto a te!
Emozionante ❤
Bacio
Sid
Grazie ❤
❤
❤ a te! E un abbraccio per tutto
Impossibile non leggere ciò che scrivi.
Sei fantastica.
❤️
Grazie… altrettanto 🙂 ❤
Davvero splendida!
Grazie!
forte e intensa, a tratti un sottile strato di malinconia avvolge le tue parole.
Veramente brava. Mi è piaciuta.
L’ho trovata empatica, profumata…con un pizzico di sale…insomma…poesia stupenda!
Grazie di cuore davvero!