Come il Barone Rampante di Calvino, mi pare sempre più necessario, per la mia sopravvivenza, mantenere una certa distanza dal mondo, o almeno da una parte di mondo. Cosimo partecipava alla Rivoluzione Francese e alla Restaurazione senza mai scendere dagli alberi, dentro alle cose, ma anche fuori da esse, appassionandosi anche, prendendo certamente posizione, ma con lo sguardo disincantato di chi sa che le rivoluzioni passano, che ciò che oggi sembra nuovo sembrerà, domani, molto più vecchio di quel che l’ha preceduto.
I miei personali alberi sono i libri, il cinema, la scrittura. Cerco di capire, ma non mi sento (non voglio sentirmi) appartenente a questa visione che divide il mondo in buoni e cattivi, “noi” e “loro”, e chi non è con me è contro di me. L’altroieri ho avuto un altro primo premio per una poesia in un concorso che mi è molto piaciuto, dell’Associazione Assolutamente Azzurro di Vergato (Bologna), ho ascoltato le poesie dei bambini, la tenacia ostinata di chi cerca di educarli a vedere la bellezza nella loro vita e ad arrabbiarsi in una maniera costruttiva, che aiuti a stare meglio, e non peggio.
Ieri, poi, mi è arrivato Robin. Gli occhi allegri del capitano di un rimorchiatore in un libro per bambini, come li aveva definiti un giornalista. Mi tuffo in quell’allegria che non rinnega la malinconia, né la rabbia o il dolore, se è per questo, ma conserva una gioia profonda che non si lascia sopraffare mai.
Provo anch’io a essere felice a modo mio, e qualche volta ci riesco.
Distanze necessarie e imprescindibili. Per te, per il tuo bene.
Brava Alexandra, sono con te.
E complimenti, per tutto.
Grazie mille Paolo. Imprescindibili, sì. Per il nostro bene, credo.
Già… Grazie a te. [Oggi mi hai rivelato come mai, quando da piccolo lo lessi per la prima volta, il “Barone rampante” mi piacque così tanto…]
[PS. Lo rileggerò]
Come non essere d’accordo con te e con l’esempio calzante di Calvino scrittore e precursore della Moderna società.
sherabbraccicari
Eh, già, Calvino… ❤
💖
Ciao Ale ❤️ Calvino
anch’io non riesco a dividere il mondo tra buoni e cattivi – è chi stabilisce chi è buono o cattivo? – quindi mi sembra giusto prendere le distanze.
Infatti, chi lo stabilisce? E come? E soprattutto, perché? 🙂
le stesse domande che mi pongo sempre quando si fanno discorsi da tifo ultras