Uff! Mi ostino a riprovarci, ma la comicità di Buster Keaton proprio non mi diverte. Il film di Chaplin non è comico, anzi, direi notevolmente triste. Nessuno dei due film è brutto, intendiamoci. The Cameraman, poi, è considerato un capolavoro, e se vi diverte Keaton, è senz’altro più adatto a una serata di relax. Su Chaplin si può contare per una visione poetica, pur se malinconica, anche in questa pellicola ritenuta “minore”.
The Last Command di Sternberg invece mi è piaciuto molto. Emil Jannings ha vinto il primo Oscar come miglior attore protagonista per il ruolo del generale russo Sergej Alexander, cugino dello zar, la cui vita cambia radicalmente in peggio dopo essere miracolosamente sfuggito alla morte nel corso della Rivoluzione. Proprio le dolorose circostanze che hanno accompagnato quegli eventi lo hanno segnato nel fisico e nel morale. Quando un suo vecchio nemico rivoluzionario (interpretato da William Powell), nel frattempo diventato regista in America, scopre il suo nome nell’infinita lista di chi cerca lavoro come comparsa, decide di assumerlo con l’intenzione di umiliarlo…
Una storia senza buoni e cattivi, con un personaggio femminile (la rivoluzionaria/amante di Alexander) sufficientemente complesso da essere considerato di notevole modernità, in un film che non ha morali chiare da diffondere, ma parla di arroganza punita, di orgoglio e caduta, di dignità e di fortissime emozioni in un quadro storico più generale. Raccontare la Rivoluzione russa nella sua verità non era affatto l’intento di Sternberg, che sembra piuttosto usarla come sfondo e come esempio dei grandi eventi che possono in qualunque momento travolgere i singoli.
Idem per Buster Keaton, Alex!
The last command non lo conosco…..
Si chiama Crepuscolo di gloria in italiano, ma non lo conoscevo nemmeno io, prima di ripercorrere per quanto umanamente possibile la storia del cinema… 🙂
Buster Keaton lo reggo ma per pochissimo tempo..e anche Charlie Chaplin confesso che non mi fa impazzire… Sempre molto interessante leggerti Alexandra. Buona serata
Grazie! Di Chaplin amo Il Monello, per il resto apprezzo di più i film “seri” fatti come Chaplin e non come Charlot, devo comunque ancora vedere Tempi Moderni, che mi interessa molto.