Dopo aver letto La vera storia del pirata Long John Silver, che come molti sanno amo immensamente e suggerisco a ogni occasione, ho “dovuto” riprendere la fonte originale, vale a dire il libro da cui nasce il famosissimo pirata, appunto Treasure Island, di Robert Louis Stevenson. Libro letto ai tempi in italiano e in una edizione “riveduta e corretta”, ma comunque apprezzatissimo. E no, grazziaddio quando ero piccola non c’era la distinzione tra libri per “ragazzi” e per “ragazze”, e sembrava non ci sarebbe mai più stata; poi le cose purtroppo sono andate un po’ diversamente, ma questa è un’altra storia. Una storia della quale fa parte per esempio l’aver portato mio figlio a vedere “Frozen” senza che nessuno dei due si domandasse se era “da femmine”, il che spero abbia contribuito all’educazione sentimentale del suddetto.
E sì, lo sto rileggendo e riapprezzando, ancora di più in effetti, in inglese e in versione integrale, con la stessa voglia di far le due di notte con la lucina nascosta sotto le coperte e un entusiasmo più forte del sonno.
Che libro meraviglioso, e si l’entusiasmo ci vuole… Eccome. Notte😘
Certo, sempre! Buona settimana 🙂
❤
Il primo libro che ho lettp integralmente in inglese, bellissimo!
Concordo!
l’isola del tesoro letto in tempi antichi, sminuzzato e forse edulcorato per ragazzi andrebbe letto in edizione integrale.
Sono d’accordissimo.
credo che lo farò
in italiano, ovviamente. Il mio inglese non me lo permette di leggerlo in tempi rapidi
Un vero peccato, da traduttrice ti dico che si perde sempre moltissimo a non leggere la versione originale, ma comunque sicuramente e’ comunque godibilissimo
Hai ragione. Le traduzioni in italiano spesso non riescono a trasmettere bene il pensiero dell’autore
Anche quando sono splendide, fatte benissimo, ci sono espressioni e atmosfere davvero intraducibili
concordo pienamente. Per rendersene conto basta quei testi con la traduzione a fronte per rendersene conto