Helen – Non puoi vivere nel passato.
Garp – No, però posso vivere nel presente e pensare al passato.
Helen – È una cosa che si fa da vecchi, quando si hanno i capelli bianchi.
Garp – Oh, al diavolo. Probabilmente non me lo ricorderò, il passato, quando avrò i capelli bianchi. Devi farlo da giovane. È una cosa bellissima, non trovi? Guardare indietro e vedere l’arco della tua vita, come tutto è collegato. Da dove sei partito e come sei arrivato fin qui. La linea, capisci. È stata davvero un’avventura.
Helen – Riprenderò a insegnare.
Garp – Io proverò il deltaplano.
(da: Il mondo secondo Garp)
Esibirsi davanti a un pubblico è un po’ come andare in deltaplano o volare. Interpretare Garp è stato più un processo di erosione. È come affogare, come correre per salvarti la vita. Non ho punti di riferimento. (…) È un territorio del tutto sconosciuto, come trovarsi in combattimento.
Ho finito un giorno di riprese una volta e ho pensato ‘Dio, sono morto’. Benché si trattasse di una sola scena, avevo questa bizzarra sensazione, e dopo ho pianto per un paio d’ore.
Alla fine, quando vedrò il film, mi guarderò indietro e dirò ‘ce l’ho fatta’, e ne sarò orgoglioso. Mi sento orgoglioso anche adesso, solo che non posso dirlo, appunto perché non è ancora finito.’ (…)
Ho bisogno di provare cose nuove – come Garp – spingermi oltre, cogliere nuove opportunità. Perché la mia più grande paura è quella di diventare mediocre, ripiombare nella solita routine, riproporre sempre la stessa roba stantia e non riuscire a trovare niente di nuovo. Vale anche per la vita, cerco di non atrofizzarmi, ho questo timore di ripiombare indietro, richiudermi di nuovo in me stesso (…)
Ho dovuto entrare in me stesso profondamente, indagare su cose dolorose e meravigliose. (…)
(Da un paio di interviste fatte a Robin Williams per il film).
Non è la prima volta che riporto quel dialogo, che mi ha colpita da subito, tratto da un film che amo moltissimo; né è la prima volta che cito questi pensieri in cui (non è strano) mi rispecchio profondamente, anche se nel mio caso valgono per la scrittura. Le traduzioni sono mie, i pensieri ogni tanto mi fa bene ri-conoscerli.
in effetti il dialogo è molto interessante, proprio perché riflette un pensiero intelligente, nel senso, che è giusto voltarsi indietro, così come bisogna continuamente sperimentare cose nuove. Grande attore Robin Williams, soprattutto colpisce quell’alternanza di gioia e malinconia che si celava nel suo sguardo, e tanti suoi film non si possono dimenticare
Il tuo commento mi rende felice, perché per me è un punto di riferimento, amo ogni cosa che ha fatto (gli spettacoli comici quasi più dei film, ed è tutto dire), e molto semplicemente, amo lui. Un amore iniziato da ragazzina, coltivato nel tempo e che continuo volutamente ad alimentare, perché lo considero una persona speciale, un’anima grande, dotato di profonda intelligenza, anche emotiva, che non è per nulla scontato. Da tutti i suoi lavori e da tutti i suoi pensieri imparo…
lo si vede subito guardandogli il viso, in qualsiasi sua interpretazione, anche in quelle più spiritose, che il retrogusto è positivo e la sua anima è pura…
Non conosco questo film, ma piace ritrovare te e lui allo stesso punto, come se la pellicola si fosse fermata ad aspettarmi 🙂
ml
Tante cose sono cambiate e cambiano, tanti movimenti sono avvenuti e continuano a verificarsi, ma questa è una cosa che non cambierà mai.
Grazie Massimo, un abbraccio a te 😊
P.S., secondo me il film potrebbe piacerti, e’ una storia particolarissima, tratta da un romanzo di John Irving, duro e tenerissimo, davvero intenso dal punto di vista emotivo.