L’ho appena finito, proprio in questo momento, in quattro ore, dirante il viaggio di ritorno da Pordenone. Forse era davvero il momento giusto. Sono più forte, quando viaggio. Credo che sia meglio trovarsi in un momento in cui ci si sente forti, per leggerlo. L’ho trovato estremamente duro, nel suo mettere a nudo la parte disgustosa che ci si può trovare a recitare in situazioni in cui la scelta morale è davvero difficile, forse non esiste, come può essere una guerra, anche la più “giusta”. Durante la seconda guerra mondiale, nell’agire per il suo Paese e contro il nazismo, Howard Campbell si trova a dover fingere idee ripugnanti, ma finge talmente bene da commettere più di un crimine contro sé stesso e la propria identità. Talmente bene, che si potrebbe dire che la sua molto peculiare forma di eroismo consista proprio nell’accettare di perdere del tutto e definitivamente la propria innocenza.
Caspita che libro!!!
Splendido e difficile
Lo immagino👍
non so il perché ma è un autore che non mi stimola. Forse sbaglio o forse non è il momento
Non lo avevo mai letto. L’ho trovato straordinario anche perché, e questa è una cosa che non ho scritto nella recensione, riesce a scrivere benissimo, a raccontare di una sorta di disumanizzazione che pure si capisce a fondo, nel momento stesso in cui senti una freddezza estranea, senti anche che estranea non è. Forse è l’ironia, o forse la capacità di immedesimazione, persino nei confronti di un personaggio che da parte sua di quella capacità sembra averne pochissima. Ma… è davvero così? Mi ha lasciato con un mucchio di domande, con un senso di amaro e quasi di gelo, eppure al tempo stesso anche di un calore che non sai da dove venga. Dalla letteratura stessa, forse. Non so spiegarmi meglio. Comunque mi è venuta voglis di tornare a leggere. Non solo questo autore, in generale.
Ho sempre letto ma Vonnegut non l’ho mai letto. Mi hai incuriosito