

Piacevolissima premiazione e persone deliziose oggi al Circolo Pickwick di Besana Brianza, Il nome sulla targa l’hanno scritto alla brasiliana, ma va bene uguale); orgogliosa del secondo premio ricevuto per Il territorio delle civette, che è questa poesia qui:
Mi fido della notte, di tutte le cose
invisibili ed oscure, e mute,
sbriciolate tra le dita:
quelle che, come il buio e il silenzio,
ti spezzano l’anima, per ricomporla
in un ordine diverso, un altro modo.
La notte è per chi
ha i margini strappati e il cuore denso,
perso in un intrico di vecchi arnesi,
chiodi, canne da pesca
e regali, che non sai più di chi;
perché per camminare di notte
bisogna costringere i piedi riottosi,
disubbidire alla strada,
sfuggire alle belve, ai rapaci, ai vetri rotti
e per il resto fare
come se si sapesse tutto.
La notte è di chi varca il mare,
senza perdere tempo a tracciare i confini;
è il territorio delle civette,
che ti percorrono il cuore
in cerca di un indizio.
La notte sono i tuoi occhi dispersi,
sono io che li cerco
tra i segreti di quel fuoco di stelle.
Mi fermo a guardarti, e alla finestra
si affacciano le nebbie della darsena,
ma in tutto questo buio, tu
forse non te ne accorgi.
Felice anche di aver conosciuto il Barman del Club, e se ancora non sapete chi è, suggerisco di precipitarvi al Sourtoe Cocktail Club, dove non mancheranno buone letture e buona musica!