Siamo così piccoli, così piccoli… e così grandi, quando la consapevolezza del limite si accompagna al senso di infinito. Così grandi, quando accogliamo e condividiamo il dolore della finitezza, e lo facciamo diventare pensiero e domanda, musica e poesia, parola e scoperta, fratellanza e tenerezza. Così grandi, quando smettiamo di voler essere tutto.
Grande e piccolo, alto e basso, bello e brutto, buono e malvagio, tutto in un’unica confezione. Se andrà tutto bene, alla fine avremo riscoperto la grandezza delle piccole cose, che non guasta; la cosa tremenda è pensare che ci serva davvero una pandemia per farlo.
Ancora più tremendo pensare che forse potrebbe non bastare neanche quella. Io già sapevo di essere fortunata ad avere tante passioni, interessi, cose che mi fanno sentire viva e non solo sopravvivere. Comunque è difficile, ma grazie a questo, almeno per il momento, mi sembra di mantenere un buon equilibrio. Per adesso, mi basta questo 😊
In fondo, volevo dire, credo che le più straordinarie forme d’arte e scoperte scientifiche, le meraviglie della letteratura e del pensiero e la grandezza umana di certe persone vengano tutte da questo equilibrio tra limite e infinito, capacità di sconfinare con l’immaginazione e capacità, al tempo stesso, di non perdere il contatto con la realtà, il terreno, l’umile e il fragile.
È un’enorme ricchezza, credimi. Non tutti resisteranno a lungo chiusi in casa, e mi sa che ne avremo per molto. Quindi ripeto: forza e coraggio. ☺