La poesia non è affatto civile:
è un bambino al tavolo dei grandi,
un gatto selvatico, che graffia
le cortecce e i topi senza alcuna coscienza
del disastro ambientale;
l’abbaglio violento della luce nel porto
tra il piombo dei cumulonembi.
Qualcosa che morde, spreme la voce
fino all’ultima goccia di sangue;
sovverte il tempo con crudele, aggraziata lentezza;
il tronco caduto di traverso sulla strada,
il macigno in bilico sulla cima del monte
prima di rotolare in fondo alla valle,
un pozzo insaziato,
un’opera al nero,
figlia illegittima
di questa fame infinita di vita
Davvero bella, i miei complimenti.
Un saluto
Grazie di cuore Mr.Loto.
Concordo in pieno con Mr. Loto! 🙂
Grazie wwayne!
Grazie a te per la risposta! Colgo l’occasione per dirti che ho appena sfornato un nuovo post: è una classifica in cui cito tanti splendidi film… spero che ti piaccia! 🙂
bella bella perché da una visione dello stato dell’arte molto simile alla mia: te la rubo per il Domenicale del 6 marzo
Ma grazie! Ruba, ruba! Buona serata
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