Credo sia la prima volta nella mia vita che guardo un film con Buster Keaton. Era una cosa che andava fatta. Ora posso pacificamente dire che (come sospettavo) non è la comicità che fa per me. Un po’ perché come le barzellette senza parole, la comicità del cinema muto la capisco con tale ritardo che l’effetto è irrimediabilmente rovinato; e un po’ perché il laughing stock, quello che noi potremmo chiamare lo “zimbello”, o con temine più moderno, lo sfigato ridicolo, non mi ha mai fatto ridere, anzi, mi suscita da sempre un misto di pena e rabbia tali per cui detesto Fantozzi e (ancor più) Mr. Bean. Rispetto a questi ultimi, Buster Keaton ha un’attenuante: non è meschino, anzi, tutto il contrario. Questo mi ha consentito di immedesimarmi nei suoi guai qual tanto che bastava per guardare il film fino in fondo (del resto è breve) e per augurargli un meritatissimo lieto fine.
Essendo però il mito che è, sono sicura che molti di voi sapranno apprezzarlo molto più di quanto sia in grado di fare io.
io sono sulla tua stessa linea. Quando ero bambina andavano molto di moda Stanlio e Ollio (la domenica mattina, mi sembra di ricordare, c’era una trasmissione che si chiamava Oggi le comiche, o giù di lì). mi sembravano “troppo” stupidi per farmi ridere sul serio…
Stanlio e Ollio non mi dispiacevano, forse oggi sarei d’accordo con te, ma un certo tipo di cose spensierate e “stupide” a volte servono, mentre altre mi innervosiscono, io per prima mi trovo in difficoltà a dire perché una cosa mi fa ridere e un’altra no, a parte la meschinità che proprio non mi fa ridere mai.
A me Fantozzi mette anche tristezza… le quotidiane corse al timbro, per esempi, provate sulla pelle per tanti anni… non c’è niente da ridere!
Sì, anch’io lo trovo proprio tristissimo.
Non ho mai visto un film con Buster Keaton… ah, quante lacune ho! 😛
Io come dicevo non ne avevo mai visti fino a ieri, ma poi si colmano solo quelle lacune che in quel momento si ha voglia di colmare 🙂
capisco che Keaton possa non piacere, ma – se posso permettermi – gli darei un’altra possibilità, magari attingendo da uno dei suoi film più importanti, come Sherlock Jr. alias La palla n. 13…. che con il suo contesto meta-cinematografico è una vera chicca per chi è appassionato della settima arte… poi se nemmeno quello fa breccia, allora sì, meglio lasciar stare B.K. … 😀
Ok, se me lo suggerisci tu proverò a dargli questa possibilità, grazie della dritta, magari con quello cambio idea 😀
L’esperienza blog mi è molto utile come conferma della labilità di ogni gusto e giudizio. E dire che siamo tutti, più o meno, con una stessa base culturale, siamo italiani e anche europei – figurarsi se poi fossimo di formazioni diverse!
Questo per dire che il filmino mi ha divertito da matti, ho riso nonostante mi capiti molto difficilmente con i normali show, quelli televisivi poi mi mettono i brividi e indispettiscono.
A proposito, non vorrei sbagliarmi, ma mi pare di avere parlato proprio con te di Buster Keaton.
Ora arrivo anzi a esserti grato, e senza ironia, per questo flash. Erano anni che non rivedevo Buster Keaton e me ne hai dato – inaspettata – l’occasione.
PS: al di là del divertimento, mi ha colpito la creatività, l’invenzione di situazioni e soluzioni, che si rinnova veloce, gag dopo gag.
Se non altro sui “normali show”, specialmente quelli televisivi, siamo d’accordissimo, lì i nostri gusti coincidono perfettamente 😀
Per quanto riguarda BK, sono consapevole che è un “problema” mio, amo la comicità che gioca con le parole e non sono riuscita ad apprezzare come merita uno che è generalmente considerato un genio comico. Però mi riservo di guardare quello che diceva Vincenzo in un commento precedente. Chissà, forse mi ci vuole solo un po’ di allenamento, per riuscire a ridurre il ritardo con cui riesco a capire quello che succede… 😀
Sono felice di averti dato questa occasione, l’ho postato proprio perché credo che molti lo amino
In un mondo di rissosi, la tua disponibiltà e apertura sono splendide 🙂 Chapeau! 🙂