Dicono di me / Premi letterari

PREMI POESIA E NARRATIVA 2019

11) Finalista (con dignità di pubblicazione) con una silloge di poesie al premio “Il Convivio – Pietro Carrera”, premiazione 15/6/2019;

10) Finalista con una silloge di poesie al Premio “Versante Ripido” di Bologna, premiazione 1/6/2019

9) Prima classificata al Premio “Artisti per Peppino Impastato” con la poesia “Non taccio”, premiazione l’11/5/2019. Motivazione: La forza e il coraggio della parola, nonostante l’oppressione che vuole imporre silenzio e subordinazione;

8) Prima classificata al Premio Giotto Colle di Vespignano con la poesia L’ultima cosa non detta, premiazione l’11/5/2019. Motivazione: Una lirica ben congegnata e piena d’immagini significative e poetiche. La tematica dell’invecchiare è raccontata in maniera originale attraverso parti del corpo, tramite ricordi e sogni descritti in maniera sapiente, articolata e misurata. Il testo contiene un messaggio, la voce di sottofondo che spesso ci guida nella vita e che nell'”io” poetico diventa uno stimolo a non celare la voce della nostra anima, a non reprimere mai qualcosa che vorremmo dire ma che, per timore o pudore, teniamo per noi… proprio dentro quell’emozione de “l’ultima cosa non detta”.

7) Menzione d’onore al Premio Pietro Borgognoni di Pistoia con la poesia “L’ultima cosa non detta”;

6) Terza classificata al premio “Merini” di Imola con il racconto “La fiamma dell’Infinito”, premiazione 25/5/2019;

5) Premio speciale della Giuria al Premio Teatro Aurelio con la poesia “L’assurdità delle distanze”, premiazione 27/4/2019. Motivazione:

Intensa dichiarazione d’amore, totale, assoluto, di “quell’amore che non si ferma sulla soglia” vissuto “con occhi e bocca e gambe e notte e giorno” rielaborato nel ricordo, non per sottrarre “al corpo la memoria”, ma per rendere ancora più dolce la presenza dell’amato. Ci riempie di entusiasmo questa guerriera,  che combatte ridendo e dichiara di scrivere semplicemente perché non sa che dire, riuscendo, nonostante tutto, a trasmettere tali e tante emozioni.

4) Medaglia d’onore al Premio Don Luigi Di Liegro per la poesia “Lo stupore dei corpi”. Motivazione: La fisicità poetica prende forma nei versi sciolti dell’autrice che ci regala un’immersione nell’esistenza con i suoi segni, le sue cicatrici, tra sorrisi e umanità. “È dalle ferite che s’impara il volo” è il verso più incisivo che proietta il lettore alla comprensione della vita, tra stupore e meraviglia, luci ed ombre. Con una scrittura essenziale, ma efficace la poetessa riesce a mantenere una semplicità che avvolge e rassicura. (Michela Zanarella), premiazione 12/4/2019

3) Secondo premio speciale “Ettore Malosso” al Premio Giglio Blu di Firenze per la prosa con il romanzo “Il vento conosce la strada”. Motivazione: romanzo dove sono presenti elementi sapienziali nei quali si innestano felicemente i derivati culturali alla spedita narrazione, realizzando in tal senso un easito positivo di grande comunicazione”; Secondo premio speciale “Ettore Malosso” anche per la poesia “Ci ascoltiamo silenziare”, sempre al Premio Giglio Blu. Motivazione: “poesia nella quale il silenzio non sempre è grande positività, mentre i versi sono scanditi da un ritmo atto a creare meditazione, conducente ad un’aur(e)a sognante della poesia, che pur sollecita implicitamente un ragionamento”, premiazione 27/4/2019;

2) Segnalazione del racconto “Nives” al Concorso Città di Grottammare, premiazione 4/5/2019

1) Sesto posto al Premio di Poesia Città di Voghera con “Prima di andar via”.

PREMI POESIA E NARRATIVA 2018

Menzione d’onore al “Parasio” di Imperia con la poesia “Impronte”, premiazione 19/10/2018

Finalista al Concorso di poesia Poetika, premiazione a Verbania il 22/9/2018

Seconda classificata al Concorso di poesia Oreste Pelagatti di Civitella del Tronto (TE), per le tre poesie “Parole d’Argine”, “Sasso e libellula” e “Un minuscolo silenzio”, 7 settembre 2018

Primo premio “Poesia senza confine” dell’Associazione La Guglia di Agugliano (AN), 30 giugno 2018, per le tre poesie “C’era il fiume”; “L’inverno” e “Parole, universi”.

Premio speciale della Giuria al concorso Raffaello Cioni di Barberino del Mugello, 10 giugno 2018

Settima classificata al concorso Percorsi Di…versi di Tavarnelle Val di Pesa, 9 giugno 2018

Menzione speciale al Premio Voci Verdi di Bassano del Grappa alla poesia “Parole d’argine”, 26 maggio

Primo premio al concorso “L’Infinito” di Vergato (Bologna), con la poesia Gli Anni, 26 maggio

Terza classificata al Premio Novella Torregiani di Città di Recanati, 19 maggio 2018, con la poesia “Gli anni”, motivazione: Fermarsi e volgere lo sguardo indietro, rievocare i propri ricordi con discrezione. Una fotografia in bianco e nero, che il tempo non ha cancellato, perché solo l’animo umano sa custodire le tracce del passato sostando ai margini della strada. Ora, però, è sorta l’aurora di un nuovo giorno; una nuova vita permeata di desideri e d’amore. (Antonio Cerquarelli).

Premio “Miglior testo per essere letto” al premio FUIS “Va in scena lo scrittore”, 17 maggio 2018, per la poesia “Nodi”, motivazione: Un testo stupendo, al contempo poetico ma duro, duro ma poetico. Parole scelte con cura. Ogni volta che lo leggi vi trovi nuove sfumature (Gabriella Deodato).

Seconda classificata al Premio Città di Voghera, 12 maggio 2018, con la poesia “Jazz lento”

Menzione speciale al Premio Città di Grottammare, sezione narrativa, al racconto “Accidia”, 5 maggio 2018

Finalista (ottava classificata) al “Premio Giotto – Vespignano” con la poesia “canto del pettirosso (nel tuo silenzio), 5 maggio 2018

Finalista al concorso “Santoro” di Roma con il racconto “L’incontro”, 2 maggio 2018

Prima classificata con la silloge inedita “Il canto del pettirosso” al Premio Alda Merini di Imola, 28 aprile 2018, motivazione: Poesia della consapevolezza. Questa è la prima delle mille definizioni possibili per una poesia di grandissimo fascino. La prima definizione contiene in sé una serie infinita e diversificata di apprezzamenti coincidenti dei tanti che hanno potuto leggere e votare la Raccolta.

Poesia al femminile di grande pregnanza per quanto attiene alla lunga serie di poesie d’amore, testi tutti lontani le mille miglia dalla più sfruttata e dolciastra retorica dei sentimenti. “la pioggia non è mai d’argento/ e neppure la luna”, per fare una citazione. Lucidità di valutazioni “Sono sasso e libellula e ti amo” per farne un’altra.

Poesia introspettiva sempre disincantata e di profonda e penetrante acutezza e modi poetici del tutto propositivi. Se i significati sono sempre antiretorici e di grande fascino, il significante è ricco e articolato. Il verso libero è sempre misurato e meditativo e quando l’esigenza di narratività diventa dominante, si scivola con consequenzialità apprezzabile più che nella prosa poetica, in una poesia prosastica che nulla perde del potere magico della parola poetica. (Rodolfo Vettorello)

Seconda classificata con il racconto “Cenere” al concorso “Divagazioni d’Arte” di Roma, 28 aprile 2018, motivazione: Inquietante nel racconto è l’alternarsi dello sviluppo del pensiero della protagonista, con frammenti di dialogo, oppure resoconti in flashback, con cambio di persona in voce diretta o commentata, infine ricordata. Corre veloce la tecnica combinatoria di narrato e narrante, pensato ed effettivo, auspicato e temuto, lungo un saldo e inquietante filo narrativo che nemmeno la disperazione riesce a bruciare (Patrizia Portoghese).

Le due poesie “Nodi” e “Per gioco” e il racconto “Cenere” selezionati per la seconda fase (messa in scena, ovvero in questo caso lettura delle opere) del concorso FUIS Va in scena lo scrittore di Roma, 26 aprile 2018

Prima classificata al Premio Nero su Bianco Mino de Blasio con la poesia “Cuore disarmato”

Prima classificata con la poesia “Canto di settembre” al concorso Pegasus – Città di Cattolica, 14 aprile 2018

Menzione d’onore della Giuria con diploma di merito al Concorso Teatro Aurelio di Roma con la poesia “Poco prima del Caffè”, 14 aprile 2018,  motivazione: Appassionante, struggente poesia di un amore totale, tenero e violento, denso di passione e sentimento che sembra esplodere da ogni verso “lacerando la fragile stoffa usata per nascondere l’osceno” facendo partecipe il lettore di emozioni sublimi e carnali. Il linguaggio elegante accompagna questa autentica esplosione di meravigliose sensazioni veramente fino al “risveglio, poco prima del caffè”.

Primo posto ex-aequo per la categoria “Movimento Italia poesia chiama… Corrispondenze letterarie dal Mondo” con una silloge di cinque poesie al concorso “Giglio Blu”, di Valdarno Sup. (Arezzo), 7 aprile 2018

Prima classificata con il racconto “Cenere” al concorso “Città di Riviera del Brenta“, 7 aprile 2018, motivazione: Cenere coglie l’essenza della problematica esistenziale di una donna che sta precipitando in un tunnel senza vie d’uscita. Con un linguaggio caratterizzato da una notevole accuratezza d’espressione, la narrazione trasmette la crescente sensazione di angoscia che si sviluppa nel mondo psichico della protagonista. Pur consapevole della trappola esistenziale che le si sta aprendo davanti, la protagonista sembra accettare passivamente la regressione della propria identità di persona e di donna. Caratterizzato da una forte unità stilistica, il testo non si limita a “descrivere”, spingendo il lettore a vivere con questa figura di donna la prigione della sua rassegnata passività.

Premio 5 Terre al concorso “Il Sigillo di Dante” organizzato dalla Società Dante Alighieri, Comitato di La Spezia, 25 marzo 2018

Prima classificata al concorso CasorArte di Casorate Sempione con il racconto “Granelli di pepe”, 18 marzo 2018

Segnalazione della Giuria al concorso Ossi di Seppia di Arma di Taggia, 3 febbraio 2018

PREMI POESIA E NARRATIVA 2017

Ottava classificata al Concorso Nazionale Poesia al Bar con La vulnerabilità del tempo

Prima classificata al Premio Letterario Città di Olbia con il racconto La fiamma dell’infinito

Prima finalista al Premio di Poesia Antica Sulmo di Pontinia (LT) con Vedrò il tuo cielo.

Quarta classificata al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti con la poesia Fino al mare.

Seconda classificata al Premio Maria Maddalena Morelli di Pistoia organizzato dall’Associazione Etruria Faber Music con la poesia Vento in fiamme. Motivazione: “Così rimescolati e alternativamente declinati i quattro principi naturali tout court – aria, terra, fuoco e acqua – nelle liriche di Alexandra Mc Millan questi si esplicitano come simboli e correlativi oggettivi di altrettanti precisi e individuabili istanti fotografici della propria interiorità: al vento della nostalgia e del ricordo, della memoria e del sogno si amalgama la terra come palcoscenico concreto e naturale, habitat materiale perché solida espressione dei sentimenti umani; alle fiamme guizzanti, scompigliate e dolorose dell’amore si oppongono la rugiada, il fiume e il mare della rinascita, del rinnovamento e della nuova speranza. Così le liriche formano un particolare linguaggio poetico confidente e aperto a una misura che si avvicina alla prosa poetica. Sono predilette, dalla poetessa, situazioni limite di ascolto minimale del silenzio, enigmatico compagno di viaggio, e dove è messo in gioco, appunto, un confine sempre più labile fra lirica e racconto. Il risultato ottenuto è di una compatta, sostanziale e precisa unità. (Giacomo Trinci)

Primo premio del raccontoI ladri del tempo” per la Sezione Narrativa del Premio Letterario Nazionale “Città di Mesagne” dell’Associazione Culturale Solìdea e della poesiaLa metamorfosi delle farfalle” per la Sezione Poesia dello stesso premio.

Segnalazione di merito del raccontoSabbia sporca” al Premio Internazionale “I fiori sull’acqua” contro la violenza sulle donne.

Due poesie, Un gioco d’amore e vento e Un sonno lieve di conchiglie, inserite nell’antologia del concorso nazionale di poesia “San Martino” di San Martino in Campo (PG)

Primo premio al Concorso Nazionale di Racconti Brevi Il Torrente con Accidia. Motivazione: Il racconto trasporta il lettore, con un incipit potente, nella totale indifferenza della protagonista, spiazzando talvolta per il contrasto tra gli aggettivi fortemente negativi legati in modo originale a sostantivi che di solito sono sinonimo di allegria, serenità e pace (il sole, disperatamente luminoso, i silenzi, letali da svegliare). In maniera sempre più claustrofobica, la protagonista si concentra sul non sentire con una scrittura che segue un ritmo sempre più centripeto compiendo la metamorfosi finale, in un mondo che finalmente la ingloba, la pietrifica, congela il suo sentire al pari dello sguardo di Medusa.

Premio della Giuria al Concorso Simonetta Cappellini con la poesia Portami la musica al corpo. Motivazione: Lirica molto intensa, di travolgente passionalità, costruita sapientemente dall’autrice con il continuo alternarsi di immagini che fondono il contatto tra corpi bramosi di incontrarsi e la musica che essi sono in grado di creare con la loro perfetta armonia. Che sia il ritmo di una cavalcata, la regolarità di una danza o l’improvvisazione di un virtuoso del jazz, alla fine non farà troppa differenza. Non si riscontra ombra di banalità in tutto ciò che viene esternato in questi versi, piacevolmente scorrevoli, come l’acqua in essi citata, e guidati da un desiderio volutamente lasciato libero di essere sé stesso. È praticamente impossibile rimanere inermi di fronte alla tempesta emotiva che viene trasmessa, parola per parola, da Alexandra Mc Millan, che con questa poesia dipinge un quadro composto da mille sfaccettature ma dal significato straordinariamente univoco: portare finalmente nuova musica al corpo.

Finalista al Premio Giovane Holden (sez. C, poesia inedita) con la poesiaPortami la musica al corpo“, inclusa nell’antologia del premio;

Primo premio al Premio Letterario “L’Albero di Rose” di Accettura (MT) (qui la pagina Facebook), sez. III, poesia inedita, con la poesiaFiore controvento“. Motivazione: Con saldo dominio della parola, dell’immagine e del canto, la poetessa ci immerge in un intimismo ripiegato, in una sommessa riflessione sull’amore e sul senso della vita (Luciano Nota).

Primo premio al Concorso di Poesia Città di Porto Recanati – Premio Speciale Renato Pigliacampo con la poesia “La pazienza delle rondini“. Motivazione: La poesia di Alexandra Mc Millan si situa, da un punto di vista già visivo e contenutistico, in quel filone di autori che nella nostra età storica, si approssimano all’esternazione del sentimento e alla diffusione di un lirismo denso, eppure temperato, per mezzo di testi dalla cadenza quasi narrativa, vale a dire più a raccontare che a celare come è più consono alla poesia propriamente detta. Eppure il risultato non è per nulla inficiato dallo stile, vale a dire dalla scelta di una data forma: il contenuto non ingabbia né disperde ciò che la poetessa ha concentrato in questi versi lunghi, nei quali sembra ricercare un senso all’accaduto e, ancor più verosimilmente, immagina come sarebbe vivere sotto diverse forme, camuffandosi o subendo un reale processo di metamorfosi con l’animale, come pure con l’inanimato. C’è – è evidente nell’apertura del testo – un reiterato riferimento alla perlustrazione del pensiero attorno alle forme “altre da sé”, un discorso profondo di matrice filosofica che approda su lidi diversi e ampi, tutti comunemente allineati attorno a una certezza che la Nostra fornisce come particolarmente robusta e granitica: “Non siamo nulla più di ciò che siamo stati, e nulla più di ciò che non fummo mai”. Pensiero, questo, che ci imporrebbe di chiamare in causa le discipline ontologiche e, ancor meglio, gli approfondimenti attorno a un sapere legato all’esistenzialismo, allo studio attento delle possibilità, a quella crisi identitaria del soggetto, così lancinante eppure ineludibile, che ha contraddistinto l’uomo novecentesco, tanto letterario che non. Il componimento si snoda poi a focalizzarsi, con brevi battute che lasciano riaffiorare una qualche forma di ostilità verso il genitore, un rapporto di distanziazione con la madre. Si intuisce così, nella chiusa, che il vorticare dei pensieri di cui la poesia è carica, è come un’anticipazione, o comunque sia un espediente usato funzionalmente, per passare poi a centrare l’attenzione su questa condizione contrastiva: una sorta di condanna verso la madre a cui non verrà concesso di conoscere il nipote e, appunto, questo nuovo germe che s’impossesserà del mondo, erede inconscio di un passato d’astio e d’indifferenza nel suo ceppo familiare. Nell’explicit un richiamo al sentimento dell’amicizia che, ancora una volta, fa seguito a pensieri rimarcati attorno all’impossibilità di conoscersi in maniera complessiva e l’invalicabile incertezza del domani (Lorenzo Spurio).

Secondo premio al “Concorso Città di Livorno” (sez. C, poesia inedita) con la poesiaFino al mare“. Motivazione: Con estrema dolcezza la poesia tratteggia il tema del mare, quale teatro dell’amore. “Il cuore è un gatto”, l’espressione figurata risulta estremamente efficace e rende l’idea di un sentimento che non trova pace, sempre vivo, sempre puntuale nel suo naturale pulsare, nel cercare un mare sfuggente. Lo stesso gatto non teme le stelle e di notte riposa, in sintonia con il corpo che lo contiene. Il cuore, il gatto, corre verso il mare e guarda al futuro. Domani sarà di nuovo protagonista, correrà, proprio come deve fare ogni cuore, pronto al nutrimento, alla ricerca di sentimento, fino al mare.

Secondo premio al Concorso “Memorial Dott. Romeo Lesti” di Frosolone (IS), (sez. D, poesia inedita), con la poesiaLa cicala e la formica“;

Quinto posto al Concorso “Provincia Cronica” di Cameri (NO), sia nella sezione poesia, con “Le mie mani“, sia nella sezione racconti, con “Nives“;

Segnalazione al Concorso “Pietro Iadeluca” dell’Associazione “Il cuscino di stelle” di Pereto (AQ) (sezioni A e D) del raccontoNives” e della poesiaUn minuscolo silenzio“;

Segnalazione al Premio “Cavallari di Pizzoli” (AQ) (sez. B, narrativa inedita) del racconto “Il figlio dell’ombra”.