Sai che sui tetti, io mi muovo bene.
C’è come una luna piccolina,
mi sta qui appollaiata sulla punta di un dito,
ma credo non sia proprio una luna,
una lucciola, piuttosto, che tu hai lasciato indietro
quando non ti sei voltato,
ché avevi troppa fretta di partire.
Non t’ingannavi, sai, sulla dolcezza delle cose.
Non t’ingannavi su quella cenere nell’acqua
in cui certo c’è più vita che in un legno morto sottoterra
e si conserva meglio la tua fede
nella metamorfosi delle farfalle.
La mia lucciola m’illumina il respiro, sussurra
la sua musica d’ali quando la pioggia si rovescia
e tuona e lampeggia e sradica e piega
i rami, forse, ma non la sottile bellezza della sua danza d’insetto.
M’inchino al suo risalire la corrente come i salmoni il fiume
ma con la leggerezza infinita dell’effimero
quel suo indomito cogliere il vento a farne volo,
ché sembra ferma solo perché è più veloce del mio sguardo.
E il mio dito guarda se stesso e trema un poco
in quell’istante imperfetto, per essere rimasto nudo e solo;
una maglia in più ci vuole, o stringersi nel cappotto:
fa più freddo, infatti, quando ripercorri un’assenza.
Ma l’indocile messaggera non sta lontano a lungo,
e il ritorno si fa nodo di tenerezza nella gola,
perché è tuo questo scarabocchio di sole,
un mattino che batte sulle imposte e fame d’erba
ed uscire a ripercorrere la via degli aquiloni.
Tu voli ed io cammino, ma una sola bussola ci guida
verso lo stesso nord.
Immagine presa dal web
Stupenda…
Grazie… 🙂
Avercela sempre a portata di mano una bussola o fosse anche solo la stella polare…
Io la perdo spesso, la bussola, e confondo le stelle una con l’altra, però quando mi sento più persa, so solo che devo continuare a cercare di applicare nella mia vita gli ‘insegnamenti’ di una delle persone che ho ammirato e ammiro di più nella mia vita (forse perché non si proponeva di ‘insegnare’ nulla). Da sempre. Ho imparato molto da tanti, ma in nessuno mi sono ritrovata con tanta intensità 🙂
Eh intempestivo però non puoi suscitare in me tutta questa curiosità e poi lasciare tra gli spazi vuoti praterie di “chi sarà ” e “cosa le ha insegnato” etc etc….. eh no non si fa così. …
Bellissima
Grazie e benvenuta.
Un saluto
Alexandra
Dai un occhio a quello che scrivo e dimmi che ne pensi se ti va
è di una freschezza disarmante
🙂
Che dire… grazie 🙂
Davvero bella, sommessamente luminosa
Pensa che, ecco, ‘sommessamente luminoso’, è una delle (molte) possibili definizioni a cui potrei pensare, per la persona di cui parlo. Grazie, davvero.
I tuoi versi lo esprimono molto bene!
sinceramente mi ha stregato. Complimenti
Grazie di cuore 🙂
Alexandra
Leggendo le tue parole riesco ad immaginare la lucciola mentre vola risalendo la corrente… Sì, le tue parole sono vive!
Mi fa molto piacere averti trasmesso questo, grazie!
Ti dico la verità: era come se stessi guardando una foto.
In effetti trasmette immagini vive…molto bella
Ciao, non vedo l’informativa riguardo i cookies nella tua home page. Lo sapevi? ciao Dora
Sì, grazie, continuo a pensare che mi sembra strano che siamo noi a doverci “giustificare” per dei cookie messi da altri, ma a buon conto comunque stasera metto l’informativa, just to be on the safe side 🙂
Mia cara veramente un pezzo straordinario dove la poesia diventa magia. Complimentissimi.Un bacione :Isabella
Grazie! Ricambio il bacione 🙂
Buona serata
Alexandra
E’ di una struggente tenerezza…
La tenerezza è una delle emozioni più importanti che provo in questo momento e sicuramente quella che più volevo esprimere qui, per cui grazie di cuore
Alexandra
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