Il sole tramonta rapido, ti sembra quasi di vederlo muoversi, è ancora più difficile a quest’ora credere che sia la Terra, a muoversi, come puoi non credere a qualcosa che i tuoi occhi vedono tanto chiaramente, in cambio di una verità invisibile? Il sole scende veloce, e pare che ti scenda dentro, che andando giù entri dentro la tua pelle, ma il suo rosso cerchio di fuoco resta lontano, inafferrabile. Quello che ti scava dentro è la fine, la scomparsa. Quella bellezza, quella magnificenza che è la magnificenza dell’addio. No, lo vedo, il sole, che rimpicciolisce fino a sparire dietro le colline, un attimo fa era ancora una sfera completa quasi in mezzo al cielo, poi è sprofondato, l’ho osservato chiaramente ridursi a due terzi, poi metà, poi una minuscola striscia, e infine più niente, solo una scia di luce arancione che verso su sbiadisce nel lilla e più su ancora nell’azzurro lattiginoso di questo cielo che non esiste, è solo aria a cui i nostri occhi fallaci danno un colore e quasi una consistenza. Non mi ingannate, è il sole a muoversi, le colline sono immobili, fisse al loro posto, chi ci crederebbe che sia la Terra a girare? Eppure, a pensarci, che cosa affascinante, questo movimento che permette a un pianeta di non perdersi, di mantenere il suo posto nello spazio, di far crescere su di sé qualcosa di vivo e di precariamente stabile. Rotazione e rivoluzione, il moto di un oggetto che permette agli oggetti che porta su di sé di stare in equilibrio. Ho un pensiero però che è come un piccolo squilibrio nel cuore. Se le forme, i colori, la sostanza stessa che crediamo di vedere dipendono dall’illusione della luce che colpisce i nostri occhi in un modo o nell’altro, se ciò che sembra reale non lo è e forse l’unica cosa reale sono i sogni, se persino la vita è un sogno, non potevo allora sognarti da più vicino?
Galileo si è sbagliato! 😉 Dalle mie parti il sole muore nella sua splendida dimora sottomarino, dopo un’intensa agonia sanguinante, che tinge il mare di rosso e d’oro. Il giorno dopo risorge dalle colline dell’Aurora.
Però certo l’idea di questo oggetto che ci permette, muovendosi, di restare in equilibrio è bellissima, anche proprio perché non la si può “vedere”.
Quanto mi piacerebbe saper vedere il tramonto con i tuoi occhi, la tua poesia.
La poesia è negli occhi di chi legge 🙂
E i tramonti, ma ancora di più le albe, sono poesia in sé.
Grazie, e benvenuta!
❤
🙂
un gran bel pezzo! Il tramonto ispira parecchio
Grazie! Albe e tramonti sono momenti speciali in effetti 🙂
hai ragione. Dolce serata
Altrettanto a te!
serena nuova settimana
anche a te, un abbraccio
😀
Talvolta pensiamo di conoscere tutto…quanto ci illudiamo.
Ma la vita è proprio questa, un mistero affascinante. Un misto di magia e realtà.
Di bellezza e tempesta. Di alte maree e di scarsi flussi. Di distese e di confini. Di poesia e di amarezze. Di fede e di mancanza…
Per me il fascino più grande sta nell’avere tanto da imparare. Ma ci sono cose che per quanto le sappiamo, restano in qualche modo misteriose. E hai ragione,la vita è complessa, un miscuglio di cose a volte in contraddizione tra loro.
Si, lo so. È per questo che mi piaci!😉
🙂 :*
Bellissimo quanto hai scritto.
quante volte questo tuo pensiero è stato anche il mio! Quasi quasi avere studiato o ricevuto nozioni di fisica, astronomia, biologia ecc…dà anche fastidio 🙂
Grazie infinite Marirò! Sì, sono estremamente affascinanti però a volte c’è quel senso di fastidio, l’irritazione forse di dover riconoscere che i nostri sensi ci ingannano eccome…